Un paio di notizie di questo mese, distanti tra loro solo nel tempo e nello spazio.
La prima tratta da "Il manifesto", (la trovate qui). La diossina fuoriuscita a Seveso nel 1976, "uno dei veleni più potenti mai prodotti dall'uomo", non uscì mai dai confini italiani. Racchiusa dentro fusti insieme alla terra contaminata, ufficialmente fu spedita non si sa dove (?!!) oltreconfine.
Invece no. Una nuova inchiesta ipotizza che sia stata smaltita da un inceneritore di Mantova nel 1980, che, ben lungi dal distruggere la diossina, la disperse nuovamente nelle campagne mantovane, ricominciando il ciclo dei tumori tra i residenti.
La seconda riguarda il Giappone post-Fukushima. Il 5 maggio ha chiuso l'ultima centrale nucleare del paese ancora attiva. Ufficialmente sono chiuse per manutenzione, ma la riattivazione dipende dalle autorità locali, e attualmente sembra che il 60% della popolazione sia contrario, il che fa ben sperare. Ovviamente anche qui ci sono resistenze enormi, ma per adesso è tutto chiuso. Finito. Click.